Efficienza energetica: la strada è l'integrazione fra tecnologie

Gli investimenti in efficienza energetica nell’industria e nel terziario in Italia possono arrivare a valere dai 9 mld € a 10,60 mld € nel 2020. Da una ricerca commissionata da MCE – Mostra Convegno Expocomfort all’Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano emerge un potenziale di investimento in efficienza energetica che può arrivare ai 9 mld €, in uno scenario come l’attuale, o addirittura a 10,60mld di Euro nel 2020 in un contesto più positivo di mercato.
“L’efficienza energetica nel comparto industriale e nel terziario pubblico e privato”, è la ricerca commissionata da MCE all’Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano, con l’obiettivo di offrire alle aziende e agli operatori del settore, una fotografia delle tecnologie per l’efficienza energetica più utilizzate nel mondo industriale e nel settore terziario, pubblico e privato, del nostro Paese e comprenderne costi, benefici e potenzialità di investimento nel quadriennio dal 2017 al 2020. 
Lo studio è partito dall’identificazione delle principali tecnologie e soluzioni per l’efficienza energetica utilizzati nel mondo industriale, si è poi focalizzato sulle soluzioni di “Digital Energy”, che grazie alle tecnologie IoT, permettono un miglior monitoraggio e controllo dei consumi energetici, per passare all’analisi della maturità tecnologica e diffusione delle differenti tecnologie e soluzioni in alcuni comparti industriali e del terziario particolarmente energivori quali: industria alimentare, lavanderie industriali, strutture alberghiere e strutture ospedaliere, con l’intento di stimare il potenziale di investimento per le differenti tecnologie. 

I risultati 
I risultati mettono in evidenza due possibili scenari: il primo, legato al trend attuale della diffusione delle soluzioni di efficienza energetica, che partendo dai 7,20 mld € stimati del 2017, arriva a 9 mld € nel 2020, con un tasso di crescita annua composto pari al 8% ed un ammontare totale nel quadriennio 2017-2020 che si attesta sui 32 mld €. Il secondo, più ottimistico, immagina un aumento del volume d’affari dell’efficienza energetica legato ad un contesto migliore e di conseguenza a un incremento degli investimenti, partendo dallo stesso dato del 2017 ipotizza di arrivare a 10,60 mld € del 2020, con un tasso di crescita annua composto pari al 14% e un ammontare totale che si attesta sui 35 mld €. 
Nel confronto, tra tecnologie tradizionali e digitali per l’efficienza energetica nel mondo industriale e nel terziario, emerge come l’attenzione alle applicazioni IT a disposizione dell’Energy Manager si stanno rapidamente affermando, con conseguenti miglioramenti delle performance e nuove opportunità di risparmio. Dal canto loro, le tecnologie tradizionali sono mature e incontrano delle difficoltà solo per le barriere culturali ancora presenti e per i tempi di ritorno degli investimenti, talvolta ancora elevati, per contro le tecnologie digitali si trovano, oggi, ancora nella fase di commercializzazione e raggiungeranno in breve tempo la maturità: gli apparati hardware hanno un maggior livello di maturità rispetto agli strumenti software. 

Le tecnologie 
Dal punto di vista delle singole tecnologie e soluzioni per l’efficienza energetica, emerge come il potenziale più elevato sia appannaggio dei sistemi di illuminazione e Smart Lighting System con una stima compresa tra 5,2 – 5,7 mld € dagli attuali di 1,160 mld €. Ottime potenzialità anche per le pompe di calore ad alta efficienza, soprattutto per quanto riguarda le applicazioni residenziali e del settore terziario, (con un potenziale di mercato di 6 e i 6,6 mld €), e delle soluzioni di isolamento termico a cappotto (mercato atteso tra i 5,3 e i 5,8 mld). Investimenti in crescita anche per altre soluzioni di forte interesse, come le caldaie a condensazione che potrebbero crescere dagli attuali 330mld € ad mercato di 1,5 a 1.6 mld € nel 2020, il solare termico da 260 mld € a 1,1-1,2 mld € nel 2020 e il fotovoltaico da 595 mld € a 2,1-2,5 mld € nel 2020. 
Per quanto riguarda le soluzioni “Digital Energy”, il potenziale di sviluppo per il prossimo quadriennio (2017-2020) è tra i 705 e i 755 mln €, comparabile a quello di molte soluzioni più tradizionali. (La valutazione economica ha tenuto conto del Pay Back Time (PBT) e dell’Internal Rate of Return (IRR) in due condizioni: assenza e in presenza di incentivi). Punto di unione fra le due tipologie di tecnologie sono gli Smart Lighting Systems già molto diffusi sul mercato, in più si stanno anche diffondendo le architetture digitali (costituite da apparati fisici, trasmissione e comunicazione, immagazzinamento dei dati e funzionalità e valorizzazione del dato) che dispongono di una base comune facilmente adattabile alle specifiche dei differenti settori industriali. 
Per quanto riguarda il settore terziario, nelle strutture alberghiere le tecnologie che consentono di avere i più brevi tempi di ritorno sono i sistemi di illuminazione efficiente, gli impianti di cogenerazione e le soluzioni “digital”. Anche in questo caso, se il 10% delle imprese del settore adottassero queste tecnologie, si stima una riduzione di 1.600 GWh di energia elettrica, 1.300 GWh di energia termica e 400.000 ton di anidride carbonica. Per le strutture ospedaliere, i driver sono i sistemi di illuminazione efficiente e gli impianti di cogenerazione, accompagnati dall’installazione di motori elettrici ad alta efficienza, se anche in questo caso venissero installate anche solo dal 10% del totale delle strutture si arriverebbe a ridurre i consumi elettrici di 1.200 GWh e 1.800 GWh di energia termica, con 350.000 ton di anidride carbonica evitate (pari a circa l’emissione di 68.000 auto in un anno). 
Dall’analisi emerge come l’integrazione fra tecnologie sia la strada per l’efficienza energetica degli ambienti costruiti.
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