Certificazione Ambientale e Certificazione Energetica

La valutazione della sostenibilità di un prodotto o di un progetto è complessa, deve prendere in considerazione l’interazione di diversi fattori e l’intero ciclo di vita dei componenti che lo compongono.
Spesso i sistemi di valutazione disponibili al giorno d’oggi fanno riferimento alla sostenibilità del prodotto edilizio finito e nella sua interezza, non valutando il ciclo di vita di singoli materiali e risorse necessari per la costruzione e il successivo smaltimento. In questo senso si vuole puntare a progetti che provochino il minimo impatto ambientale negativo, con la riduzione dei consumi energetici, di acqua potabile, della produzione dei rifiuti. Attualmente sono molteplici i protocolli e i sistemi di certificazione ambientale, ciascuno dei quali, con vari metodi e criteri va a determinare la sostenibilità di un edificio. Tra questi, il protocollo Itaca nasce dal lavoro di un gruppo italiano e si rifà al sistema di certificazione sviluppato dal Green Building Challenge, che in Italia promuove invece il protocollo LEED. Il protocollo CasaClima unisce comportamento ecologico a calcolo economico, valutando anche il costo degli interventi. La valutazione della sostenibilità dell’edificio si discosta da ciò che però è la certificazione energetica, che attribuisce delle classi prestazionali, sulla base del consumo di energia espresso in kWh/mq anno di un edificio. La certificazione energetica è un documento importante ed obbligatorio nel mercato immobiliare e permette un orientamento verso edifici a migliore rendimento energetico. La certificazione ha una durata di dieci anni dalla data di rilascio e prevede un controllo volto a verificare il buono stato degli impianti e l’assenza di grandi variazioni nell’edificio. La stesura del documento è obbligatoria nei casi di contratto di affitto a carico del proprietario, di vendita, di nuove costruzioni e nelle ristrutturazioni importanti.
La persona responsabile della stesura della certificazione energetica è un tecnico abilitato che deve essere estraneo alla progettazione e non essere influenzato da soggetti terzi.
Nell’Attestato di Prestazione Energetica, che verrà unificato e semplificato dai nuovi decreti, sono presenti tutte le informazioni relative alla prestazione energetica sulla base dell’energia primaria necessaria per il funzionamento dell’edificio (affiancato, con le nuove modifiche, dai valori riguardanti la climatizzazione estiva e l’energia primaria non rinnovabile utilizzata). In linea con gli obiettivi dei nuovi decreti, la possibilità di trasformare l’indice numerico che indica la prestazione energetica in costi energetici, definendo in euro la spesa necessaria per far fronte all’indicato consumo dell’edificio.
In conclusione, quindi, la certificazione energetica fa riferimento ad una scala di prestazioni energetiche entro la quale si colloca l’edificio valutato, mentre la certificazione ambientale è un processo volontario che permette di valutare l’edificio al di la della sua efficienza energetica, prendendo in considerazione anche l’impatto della costruzione sull’ambiente e sulla salute.

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